sabato 30 agosto 2008


Sabato 16 agosto
Questa mattina non inizia proprio come le altre...ieri sera la proposta: perchè non ci svegliamo a vedere l'alba?? L'entusiasmo è generale (anche se non proprio unanime...) e tutti si affidano a Clark “L'alba è alle 4e30!” (tanto che in questi giorni qualcuno lo chiama SuperQuark...). Scopriamo però che...non sempre è bene ascoltare Clark! Il sole infatti arriva solo alle 6e30 e intanto...due ore di freddo!! Fatta la colazione sistemiamo il teatro e ringraziamo il parroco che, diciamocelo, non vede l'ora che ce ne andiamo! Aspettando l'autobus per La Spezia un signore di Portovenere ci intrattiene con la storia e le curiosità del paese; ci racconta tante di quelle cose che...avremmo voluto incontrarlo il primo giorno! Poi partiamo e giungiamo a La Spezia; qui pranziamo fuori della stazione e aspettiamo il nostro treno. E poi via! Parma, Bologna, Mestre e San Stino...alle 9 siamo già a casa.

Che dire di più?...la route è stata ricca per l'intesa che si è creata. Ora l'impegno è di portare anche a Motta un po' di quelle Cinque Terre, nel Clan Sorgenti di Sole. Buona strada!


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Venerdì 15 agosto
E' Ferragosto! Ci svegliamo e come sempre iniziamo con un'abbondante colazione. Finita questa sistemiamo un po' di cose e ci sediamo in cerchio. L'attività non è molto produttiva così ci lanciamo in una decisione che da tanto dobbiamo prendere: il nome del nostro clan. Le proposte sono molte ma ai voti vince Clan Sorgenti di Sole; il nome è nato dall'anagramma di Destino e Girasole. Dopo pranzo non sappiamo bene che fare: chi sonnecchia, chi strimpella, chi gioca a calcetto. Ma...scatta la proposta: partitone a roverino??? Si! Così per quasi due ore ci sfidiamo a roverino sul parco della rocca, con i passanti che si chiedono cosa stiamo facendo e...ci divertiamo un mondo! Il resto del pomeriggio decidiamo di fare shopping; l'acquisto più gettonato è un bel vasetto di pesto dal signor Bajeicò. Risaliamo alla chiesa e decidiamo di partecipare alla Messa (ovviamente il parroco ci incastra anche per i canti). Vorremmo cenare ancora alla rocca ma nel frattempo si è alzato un vento incredibile: alla rocca resistiamo solo per fare due fotografie! Dopo cena ci mettiamo sul sagrato della chiesa per fare la verifica della route: senza tirarla per le lunghe...siamo tutti contenti di questa route! Andiamo a dormire (anche con il Rimini, gruppo che è arrivato nel pomeriggio e che ha appena iniziato il cammino)... Bonne nuit!


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venerdì 29 agosto 2008


Giovedì 14 agosto
E' un'altra bella mattina sulla rocca di Portovenere. Come sempre una buona colazione è quello che ci vuole per iniziare. Una delegazione va ad informarsi: vorremmo raggiungere l'isola che abbiamo di fronte per fare una camminata e pernottare lì (visto che a mezzanotte ci sono anche i fuochi!); scopriamo però che la nostra presenza non sarebbe affatto gradita di notte sull'isola, così decidiamo di lasciar perdere. Sotto gli archi della chiesa ci sediamo a parlare; ancora di noi e delle nostre fatiche. Ci confrontiamo sulle fatiche a casa, con le nostre famiglie e ci accorgiamo che non per tutti è facile comunicare (c'è da lavorare...). L'attività è allietata da un divertente...ah,no! serissimo esperimento: sollevare una persona con la forza di un dito (due, a dire la verità). Ci proviamo con Alberto ma...non è che la cosa riesca perfettamente... Però Ricky può testimoniare che è stato alzato da sole 8 dita! Il pomeriggio passa tra canzoni, partite a calcetto e un bagno nell'ormai familiare acqua di Portovenere. La sera, dopo cena, parliamo ancora, dei nostri progetti di vita: è un condividere i nostri sogni. Dopo facciamo un giro per il paese e ci concediamo un gelato (che buono!); poi stiamo a lungo sul molo del porticciolo a guardare (più che altro a sbavare...) le barche ormeggiate. Che barche!altro che noi che giriamo le Cinque Terre con gli zaini in spalla! Comunque è una bella lezione di essenzialità. Tornati su andiamo a nanna...buonanotte!!!

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Mercoledì 13 agosto
La giornata comincia con una buona colazione sulla piazza della chiesa e con una B.A.: un nonno e suo nipote stanno trasportando del materiale fino alla chiesa sulla scogliera e ci chiedono una mano. Così scopriamo che la domenica (ovviamente quando noi ce ne andiamo...uffi!) Portovenere festeggia l'apparizione della Madonna Bianca con una processione (tutta la scogliera illuminata da candele!) e gran festa. In mattinata risaliamo alla rocca (ormai è il nostro posto preferito!) e discutiamo ancora: “Io...trascinatore o trascinato?”. Ci sentiamo questo e quello, chi più chi meno. A pranzo ci trattiamo da re: compriamo del pesto fresco e ci mangiamo un'ottima pasta ligure con focaccia. Il dopopranzo è all'insegna del relax: il piccolo teatro è fornito di un calcetto...grandi tornei! Il pomeriggio decidiamo di scendere al mare; andiamo alla ricerca di un posto nuovo ma alla fine torniamo sugli scogli del giorno precedente e..un altro gran bagno! Nel frattempo è arrivato anche il noviziato del Faenza (il gruppo che doveva arrivare ieri...) e decidiamo di condividere la stanza. Purtroppo uno di loro, tuffandosi dagli scogli, sbatte la testa e...via all'ospedale!(8 punti...). Noi ceniamo insieme agli altri e poi ci facciamo una bella cantata su alla rocca. Quando finiamo di cantare facciamo la Veglia delle Stelle; la traccia è diversa dal solito: parla di un problema concreto, la mancanza di acqua in molti paesi del mondo. La riflessione è quindi diversa: non è un deserto per pensare direttamente a noi stessi ma per rivolgere lo sguardo anche un po' più lontano.

...prima di chiudere le mie ciglia,
grazie mio Dio, grazie mio Padre...

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Martedì 12 agosto
La giornata comincia alle 6 perchè don Franco si è raccomandato..che ce ne andiamo presto! Puliamo e senza far colazione lo cerchiamo per ringraziarlo ma..lui non è ancora in piedi.. Così mandiamo in missione i nostri uomini per svegliarlo. Anche appena sveglio don Franco è molto gentile, ci dicono Clark e Ricky...per fortuna! Facciamo colazione davanti alla stazione dei treni, in attesa che arrivi quello per La Spezia. Infatti il nostro cammino si conclude qui: Clark e la Stefy proprio non riescono a camminare e non riusciamo a fare una tappa intermedia dove possano raggiungerci in treno. Così partiamo tutti per La Spezia, dove prendiamo l'autobus per Portovenere, ultima tappa della nostra route. Arrivati alla chiesa scopriamo che un altro gruppo ha già “prenotato” la stanza del parroco...e noi?!?! Al posto della stanza il parroco ci offre un cortile recintato dove poter piantare le tende ma..ci sono lavori in corso e (non troppo gentilmente) ci dicono di andare e tornare solo a sera. Così sistemiamo gli zaini e scendiamo al mare. L'acqua è splendida (altro che Caorle!) e ci stiamo dentro un bel pezzo. Risaliti alla chiesa (il paese è arroccato su un promontorio) esploriamo la zona attorno e scopriamo che appena più in su ci sono le rovine del castello medievale. Il posto è veramente bellissimo e decidiamo di cenare alla rocca. Dopo cena, visto che l'altro gruppo non è arrivato, torniamo alla carica per avere un tetto sopra la testa. Aspettando il parroco fuori della chiesa scopriamo che si è sentito male durante le prove del coro (resterà celebre la pacata frase di Ricky che alla domanda “Hai visto il prete?” risponde “E' lì che sta per morire.”......). Per fortuna è solo un malore e sta subito meglio e non esita a darci la stanza. Ci sistemiamo nel piccolo teatro che sarà il nostro rifugio e ritorniamo alla rocca: è venuto il momento di fare seriamente attività. Ci riesce davvero difficile parlare di noi tra noi; l'argomento è “Cos'ho...cosa mi manca”. Alla fine riusciamo a rompere il ghiaccio e a tirare fuori qualcosa di noi; andiamo a dormire più ricchi per quest'apertura e forse un po' intristiti nel sapere che appena accanto a noi ci sono delle mancanze che non sapevamo esistere.

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Lunedì 11 agosto
La sveglia suona sempre prima: 6e30! Facciamo colazione nel silenzio del mattino e partiamo. Oggi il programma è..percorrere il sentiero che passa tutte le Cinque Terre! La prima tappa è Vernazza; il sentiero è in discesa ma..che sentiero!la parola più ricorrente è “Buca!!” per evitare di cadere giù.. Alla fine siamo tutti sani e salvi a parte le nostre gambe, strisciate da tutti i rovi del sentiero (c'è a chi arrivano alle gambe, a chi alla pancia..). Ci verrebbe voglia di chiamare il cai ma..procediamo senza interruzioni. Arrivati a Vernazza beviamo (ah!fresca acqua!) e facciamo un giro in mezzo ai turisti profumati che (strano!) ci guardano un po' storto.. Dopo la sosta è il momento di ripartire ma è anche il momento di dividersi: il piede di Clark non dà tregua e la caviglia della Stefy non è da meno, così i due infortunati ci precedono in treno. Noi intanto imbocchiamo un nuovo sentiero, quello più duro: Vernazza-Corniglia (quello famoso che Ugo fece con un'anguria in braccio...). I gradoni sono alti ed il sole cocente così a metà ci fermiamo per pranzare con una bella, immancabile Simmenthal. Ripartiti, scopriamo con somma gioia che il più era fatto e presto arriviamo a Corniglia. Ad attenderci i nostri eroi con una (in quel momento davvero meravigliosa) sorpresa: l'anguria!! Ci gustiamo il nostro premio e ci rilassiamo un po' perchè..non è ancora finita! Gambe in spalla e..si riparte!alla volta di Manarola. Ormai la strada ci sembra una passeggiata, l'unica distrazione è il mare azzurro che sta poco sotto di noi (e i suoi bagnanti, a volte..). Arriviamo a Manarola dove incontriamo..la sorella della Silvia, in vacanza! Qui ci fermiamo davvero poco, abbiamo voglia di arrivare a destinazione; così imbocchiamo la Via dell'Amore che congiunge Manarola a Riomaggiore. Secondo il nostro modesto parere, di romantico questa via ha ben poco ma..si sa!l'amore è cieco! Comunque in breve arriviamo all'ultima Terra dove Clark e la Stefy stanno già tentando di prendere contatti per la notte. Saliti alla chiesa, riusciamo a convincere don Franco ad ospitarci in una stanzetta lì vicino (lui è titubante, dice che non è ben visto che ospiti gente, tantomeno scout..). Attendiamo fino alle 9 e prendiamo possesso della stanza, dove mangiamo e ci laviamo. Dobbiamo decidere cosa fare il giorno seguente ma siamo esausti e nessuno sa bene che dire (e infatti rimandiamo al giorno dopo). Così andiamo tutti a nanna, stavolta non troppo presto, e..buonanotte!!

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giovedì 28 agosto 2008



Domenica 10 agosto
Sveglia alle 7 del mattino (anche se qualcuno proprio non ha dormito) facciamo una colazione asciutta e partiamo alla volta di Monterosso, la prima (da ovest!) delle Cinque Terre. La strada è tutta in discesa e presto arriviamo al paese e..cosa c'è di meglio di un bel tuffo?? Così facciamo la nostra bella figurina (scarponi e zaini tra la gente in bikini...) e ci mettiamo in costume; e poi dentro! Il bagno è veramente rigenerante e dopo questo..un bel pranzo a base di sgombro. Nel mentre però, avviene il misfatto: Clark si buca il piede (non si sa bene con cosa) e camminare per lui sarà davvero dura. La nostra meta giornaliera è il santuario di Madonna di Soviore, paesino arroccato sulla collina sopra Monterosso; tuttavia non lo raggiungiamo a piedi ma ci concediamo di prendere un autobus (non è pigrizia!è previsione della fatica del giorno dopo..!). Giunti a destinazione ci sistemiamo un po' e gustiamo i “Baci” sciolti della Jeky (patatino!). Facciamo un po' di attività: si parla di noi ma..oggi non ci riesce granché.. In gran uniforme partecipiamo alla S. Messa e poi ceniamo. Anche questa sera ce ne andiamo a letto presto, chi più chi meno tra docce e un panorama fantastico. Buonanotte!

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Route 2008: Cinque Terre!


Ecco qui il diario della route 2008..a puntate!

Sabato 9 agosto
Sono appena le 5e20 del mattino ma noi (e i nostri instancabili genitori!) siamo già operativi di fronte al patronato. Tra saluti e sbadigli saliamo sul treno a San Stino e..via verso una nuova avventura! A Mestre il primo cambio e l'immancabile caffè, fedele compagno di viaggio.. Il viaggio fino a Bologna è una meraviglia (grandi dormite!) ma da lì a Tortona..lo continuiamo in piedi! Arriviamo a Levanto pronti ad incamminarci ma ci incantiamo un po' di fronte al mare..che voglia di tuffarsi! Dopo la foto di rito (quella dove siamo ancora tutti belli freschi e puliti) Alberto ci lancia i primi spunti per la route: “Io e..”; poi prendiamo il sentiero verso Punta Mesco, la prima tappa del nostro cammino. Il primo pezzo ci uccide un po' perchè presi dall'entusiasmo..partiamo un po' troppo veloci! Preso il ritmo però camminiamo di buona lena alla ricerca del faro che segna (o dovrebbe segnare) la meta della nostra giornata. Verso sera arriviamo a Punta Mesco (se ci andate, non cercate un faro..) e ci sistemiamo dentro le rovine di un vecchio eremo. Dopo quella mezz'oretta sdraiati in silenzio per riprendere fiato, esploriamo i dintorni per scoprire che il panorama da qui è stupendo e ci godiamo il tramonto sul mare. Dei buoni panini con affettato saporito sono la cosa migliore per non avere acqua a disposizione ma gli scout “sono economi”..e ce la facciamo bastare! Dopo cena ammiriamo il paesaggio intorno e ci distendiamo a guardare le stelle. Visto che qualcuno (...) preme per andare a dormire montiamo le tende (ne abbiamo addirittura una solo per gli zaini..!!) e..buonanotte a tutti, che domani la giornata sarà dura!!

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Eccoci...lanciati nel web!!


Nell'era della tecnologia e dell'informatizzazione anche gli scout si adattano. Ed ecco che da ieri sera anche il nostro blog è stato creato! Ora il difficile sarà imparare ad usarlo (infatti non so bene dove finirà quello che sto scrivendo...) ma ce la faremo. Evviva!